Le Collezioni archeologiche sono inserite nel percorso espositivo: in parte nel deposito visitabile e in parte nella torretta panoramica.
Nel deposito visitabile del museo sono esposti i due nuclei di oggetti archeologici che sono entrati a far parte del patrimonio nel corso di più di un secolo.
Il primo nucleo è costituito da una piccola collezione di una ventina di oggetti fenici provenienti da Mozia, isola situata sulla costa occidentale della Sicilia; trovati dal console inglese a Marsala W. Gray, nel 1937 furono donati al Museo valdese.
Il secondo nucleo, più consistente, è la collezione donata nel 1995 dal marchese Eduardo Oreste Giovanni Ippolito alla Tavola Valdese: essa è stata affidata alla Fondazione Centro Culturale Valdese affinchè provvedesse alla sua adeguata conservazione e valorizzazione. La Collezione si compone di oltre duecento reperti archeologici per la maggior parte provenienti dall’area mediterranea, in parte minore dagli altri continenti. Il nucleo di maggiore consistenza è formato da ceramiche greche e magno-greche a figure rosse e a figure nere, anche di grandi dimensioni (in gran parte databili fra VII e III secolo a.C.). A queste si affianca un’interessante serie di ceramiche di produzione italica e romana, alcune lucerne etrusche, un gruppo di bronzi e oreficerie di provenienza greca, italica e romana, numerosi esemplari di statuaria greca, magno-greca e romana, una consistente raccolta di statuette e scarabei dell’antico Egitto, accanto ad altri reperti del Vicino Oriente antico. Infine, un piccolo gruppo di reperti di etá preistorica, delle civiltà precolombiane e di epoca medievale.
Il secondo nucleo, più consistente, è la collezione donata nel 1995 dal marchese Eduardo Oreste Giovanni Ippolito alla Tavola Valdese: essa è stata affidata alla Fondazione Centro Culturale Valdese affinchè provvedesse alla sua adeguata conservazione e valorizzazione. La Collezione si compone di oltre duecento reperti archeologici per la maggior parte provenienti dall’area mediterranea, in parte minore dagli altri continenti. Il nucleo di maggiore consistenza è formato da ceramiche greche e magno-greche a figure rosse e a figure nere, anche di grandi dimensioni (in gran parte databili fra VII e III secolo a.C.). A queste si affianca un’interessante serie di ceramiche di produzione italica e romana, alcune lucerne etrusche, un gruppo di bronzi e oreficerie di provenienza greca, italica e romana, numerosi esemplari di statuaria greca, magno-greca e romana, una consistente raccolta di statuette e scarabei dell’antico Egitto, accanto ad altri reperti del Vicino Oriente antico. Infine, un piccolo gruppo di reperti di etá preistorica, delle civiltà precolombiane e di epoca medievale.
L’ultimo nucleo, esposto nella torretta panoramica, è rappresentato da oggetti rinvenuti sul territorio delle Valli valdesi e del Pinerolese e consta principalmente di reperti preistorici (pietre incise, selci lavorate, calchi di incisioni rupestri) e di età gallo romana (punte di lancia, collane d’ambra, anelli, vasi in terracotta), acquisiti dal Museo valdese nella prima metà del Novecento.
Per sostenere la Fondazione Centro Culturale Valdese