30 GIUGNO 20.30- Nell’ambito della “Una scuola per la democrazia”-Teatro del Forte di Torre Pellice-“IO SO. INCHIESTA SULLA STRATEGIA DELLA TENSIONE”

III ED. SCUOLA PER LA DEMOCRAZIA 30 GIUGNO – 5 LUGLIO 2024

IO SO – Inchiesta sulla Strategia della Tensione 

Nel cinquantenario della strage di Piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974, 8 morti, 102 feriti) e del treno Italicus (4 agosto 1974, 12 morti, 48 feriti) una drammaturgia legata alla stagione della “Strategia della tensione”.

Per restituire i pensieri e le azioni dei protagonisti di quegli anni di bombe, intrighi, passioni civili e politiche. Di scelte dolorose. Per capire infine quanto di quei fatti sia parte nel nostro presente.

Il gruppo di lavoro di “Sotto i fanali, l’oscurità” propone lo spettacolo:

Io so – Inchiesta sulla strategia della tensione in Italia”.

In scena Elena Ruzza
Testo a cura di Davide Rigallo

Elaborazione drammaturgica: Elena Ruzza

Collaborazioni:
Stefania Barzon, psicologa e psicoterapeuta, Matteo Cantamessa, contenuti digitali
Claudio Geymonat, giornalista, coordinatore Riforma.it, giornale della Chiesa valdese, Gian Mario Gillio, giornalista, portavoce di Articolo 21 Piemonte.

«Affollano la mia mente nomi, voci e vicende che non conosco e che eppure percepisco come parte della mia storia, del mio ieri e del mio oggi. Una tesi di laurea come cura: “Inchiesta sulla strategia della tensione”. È il modo che ho scelto per trovare un senso ai fatti che mi penetrano. Recupero informazioni dai quotidiani di allora, dalle sequenze televisive in bianco e nero che appaiono e scompaiono come in una eclissi. Nella mia mente va componendosi un puzzle, dove mi è ancora difficile tracciare dei collegamenti tra le tessere che spieghino… Mi pongo delle domande, comincio a collegare cose a cose – e parole a cose. “Che cosa è veramente la strategia della tensione?».

Con l’espressione strategia della tensione si intende un preciso segmento della storia italiana che si sviluppa tra il 1965 e il 1975, con propaggini sino ai primi anni ‘80. Questo periodo si caratterizza per la progressiva affermazione dell’uso della violenza nella lotta politica mediante la formazione di organizzazioni armate eversive di diversa matrice ideologica.

In questi quindici anni, l’Italia diventa teatro delle stragi più efferate dalla fine della Seconda guerra mondiale, nonché di una sequenza diffusa di attentati, sequestri, scontri violenti. Tutti questi atti vengono compiuti in un clima di tensione crescente, secondo un sistema di provocazioni, reazioni e paure utilizzate strumentalmente per obiettivi che non appaiono immediatamente comprensibili.

Ancora oggi, a oltre cinquant’anni di distanza, permangono nebbie e interrogativi sulle responsabilità e sulle reali motivazioni all’origine di quei fatti.

Tuttavia, documentazioni emerse a partire dagli anni ‘90 del secolo scorso stanno fornendo elementi per interpretazioni nuove della strategia della tensione. In particolare, tali elementi permettono di inquadrarla più precisamente sia rispetto al contesto geopolitico del periodo (guerra fredda, alleanza atlantica, anticomunismo ecc.), sia rispetto al sistema democratico e costituzionale italiano, su cui la strategia della tensione, in forme diverse, ha cercato di incidere per modificarne l’assetto. Con conseguenze che arrivano fino a oggi.

Una produzione dell’Associazione culturale “Terra Terra”, realizzato con i fondi dell’Otto per mille della Chiesa valdese e in collaborazione con “Articolo 21 Piemonte”, Associazione familiari caduti vittime di Piazza Loggia, “Riforma.it”,”Zonafranca Spazi interculturali Ets“.

 

Lo spettacolo è parte di un progetto di inchiesta e teatro dal titolo “Sotto i fanali l’oscurità – inchiesta sulla strategia della tensione”.

Per informazioni e contatti:

www.sottoifanali.it
Facebook: IO SO. Percorso sulla strategia della tensione
YouTube: Sottoifanali
Spotify: Io so – Percorso di formazione sulla strategia della tensione

Contatti organizzativi: Elena Ruzza – info@terraterra.org

Davide Rigallo, 338.6804958 – rigallod@gmail.com

Contatti Stampa: Claudio Geymonat, 366.3245830 – claudio.geymonat@riforma.it