La nuova definizione di Museo dell’Icom: “Accessibile, inclusivo, promuove la diversità e la sostenibilità”

Davide Rosso Direttore Fondazione Centro culturale valdese.

I musei di Strasburgo annunciano che rimarranno chiusi due giorni alla settimana per far fronte ai costi dell’energia, negli stessi giorni l’assemblea generale dell’International council of museum (Icom) approva la nuova definizione di museo che ne parla “come di un luogo accessibile, inclusivo, che promuove la diversità e la sostenibilità”. Apparentemente sembrano due notizie parallele, non in dialogo fra loro, e invece forse non è così.

Partiamo intanto dal che cosa è un museo per l’Icom. Si tratta “di un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”.

Questa la definizione approvata il 24 agosto scorso a Praga a larghissima maggioranza dall’Assemblea Generale Straordinaria dell’Icom, frutto di un processo partecipativo che ha coinvolto 126 Comitati nel mondo tra cui anche ICOM Italia. Il metodo ha previsto la stesura di 5 proposte elaborate “tenendo conto delle parole e concetti chiave maggiormente condivisi dalla comunità internazionale”, e quindi, raccolte le preferenze e le proposte di modifiche, si è arrivati alla versione definitiva poi approvata dall’assemblea di Praga.

Rispetto alla versione precedente della definizione, che era stata votata a Vienna nel 2007, sono stati introdotti alcuni temi importanti come “accessibilità” e “inclusività”. Nel testo si dice poi che “i musei promuovono il rispetto e la promozione della diversità e della sostenibilità” e si sottolinea che “operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”. Infine si introduce il concetto di “interpretazione”, accanto a quello di esposizione, a sottolineare il lavoro di studio e descrizione dei beni e dei contesti e di rielaborazione e mediazione dei significati e dei valori, affidata ai professionisti e comunicata al pubblico.

“Un museo – si legge in un comunicato di Icom Italia – è un’offerta ampia e diversificata e fa sì che la visita si trasformi in un’esperienza che educhi, dia piacere (godimento, svago, benessere), solleciti la riflessione, estenda e metta in relazione le conoscenze”.

Insomma la “definizione” è un passo importante verso la comprensione dei musei in un momento in cui, e qui arriviamo alla seconda questione che citavamo all’inizio, le istituzioni museali escono da un lato dalla crisi dovuta alle chiusure legate alla pandemia e dall’altra sono chiamate dall’Unione europea a essere parte di quella cultura che deve dare slancio alla ripartenza del continente. Il contesto però ci parla anche di crisi energetica legata alla guerra in Ucraina e di limitazioni alle aperture dei musei in Francia per contenere le spese. I musei a Strasburgo (ma presto potrebbero essere altre città europee a seguire quest’esempio) rimarranno chiusi un giorno in più alla settimana e il biglietto rimarrà invariato. Una limitazione per non perdere opportunità, ma anche per non chiudere. Scelta difficile sulla cultura e non condivisa da tutti.

Le parole “accessibilità”, “inclusione”, e lo stesso processo che a condotto alla stesura della definizione di Icom, ci parlano però di un luogo, i musei, che sono strumenti di riflessione, di democrazia, di valori che guardano alla società, al diritto alla cultura, all’interpretazione e di apertura verso il futuro. Un qualcosa che non si può semplicemente chiudere per crisi, e questo perché i musei sono un bell’esempio di azione, e il rispetto delle diversità e della sostenibilità sono valori non solo da dire ma soprattutto da praticare.