02 Ago PROROGATA AL 30/11 LA MOSTRA: “LE BIBBIE DEI VALDESI” ED. DAL XV AL XIX SECOLO.Mostra insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica
Mostra
Le Bibbie dei valdesi
Edizioni dal XV al XIX secolo
19 agosto – 30 novembre 2022
Fondazione Centro culturale valdese, via Beckwith 3, Torre Pellice
La mostra è stata insignita della
MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Inaugurazione 19 agosto ore 17,30
La Biblioteca della Fondazione Centro culturale valdese possiede una ricca collezione di bibbie che conta circa 3500 volumi a stampa, dal XV al XXI secolo.
Poiché il movimento valdese è nato, nel medioevo, a partire da una scelta di fedeltà alla Bibbia, la quale ha rivestito nei secoli uno degli elementi distintivi della sua identità, a questa tipologia di libri è stato dedicato un ampio progetto triennale, a partire dalla catalogazione dei volumi nel Servizio Bibliotecario Nazionale e lo studio degli esemplari, fino alla restituzione dei risultati mediante una pubblicazione e una mostra.
Essendo la Bibbia il primo libro prodotto con la stampa a caratteri mobili e il testo tradotto nel maggior numero di lingue, la sua diffusione ha lasciato tracce profonde e durature nella società occidentale. In particolare, nel mondo protestante, oltre all’uso nelle chiese, ha occupato un posto centrale nell’esistenza e nelle abitazioni dei credenti, essendo stato nei secoli scorsi il primo e uno dei pochi libri posseduti.
La mostra
La mostra illustra il rapporto fra i valdesi (e i protestanti) e la Bibbia mediante la selezione di un centinaio di esemplari di volumi antichi e moderni appartenenti alla Biblioteca della Fondazione Centro culturale valdese, ormai prossima a compiere duecento anni di vita.
L’esposizione è infatti fortemente legata alla storia della collezione libraria: le note di possesso consentono di tracciare la provenienza di ciascun esemplare, di cui viene ricostruito il contesto di appartenenza, e le dinamiche di trasmissione con le quali le famiglie valdesi, i donatori esteri e alcuni collezionisti individuarono nella Biblioteca valdese il soggetto adatto alla conservazione del patrimonio culturale della comunità.
La mostra si articola in tre sezioni, che offrono sguardi differenti su traduzione, diffusione, lettura e conservazione della Bibbia, in quanto testo e in quanto oggetto, in contesti differenti.
1. Il contributo di valdesi e protestanti alla tradizione e alla circolazione della Bibbia nell’Europa moderna. In questo panorama – che mostra come un testo ritenuto immutabile sia stato suscettibile di continue revisioni, interpretazioni e dibattito – spiccano: la traduzione della Bibbia “di Olivetano” stampata nel 1535 grazie al finanziamento dei valdesi, uno dei maggiori contributi alla Riforma europea; la traduzione dell’esule Giovanni Diodati, estremo tentativo di Riforma religiosa nella Penisola, quando ormai la lettura della Bibbia nella lingua nazionale era sottoposta al rigido controllo ecclesiastico.
2. La presenza della Bibbia nella vita quotidiana dei valdesi delle Valli del Piemonte fra il Settecento e la fine dell’Ottocento. Il rapporto costante e personale del credente protestante con il testo biblico emerge dalle numerosissime note di possesso e le annotazioni sulla vita famigliare hanno trasformato ciascun libro da documento in una sorta di monumento. La sezione affronta anche i temi della lettura e alfabetizzazione e gli episodi di censura, i sequestri e i roghi di bibbie.
3. La ricca collezione di centinaia di Bibbie appartenuta a Tito Chiesi, conservata in parte a Torre Pellice e in parte alla Facoltà valdese di teologia a Roma, racconta anche la sua attività di mediazione con le società bibliche protestanti estere nell’opera di diffusione del testo biblico nell’Italia post-risorgimentale.
In occasione della mostra è stato pubblicato il catalogo delle collezioni di Bibbie della Biblioteca valdese di Torre Pellice e di quella della Facoltà valdese di teologia a Roma, nella collana dei “Quaderni di patrimonio culturale valdese”. Esso propone la storia della formazione delle due collezioni, un aventina di saggi di specialisti italiani e stranieri sulla storia delle traduzioni bibliche nel panorama europeo dal XV al XX secolo, le schede di una selezione degli esemplari più significativi.